Agevolazioni IMU per immobili in comodato: è necessaria la registrazione del contratto
di Andrea Bufarale
Tra gli addetti ai lavori sono circolati dubbi in riferimento ad alcune casistiche da introdurre nel Regolamento della c.d. NUOVA IMU introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2020 n. 160/2019.
In particolare, l’attenzione è stata posta a riguardo del riconoscimento della riduzione del 50% del tributo per gli immobili concessi in comodato d’uso ai parenti in linea retta entro il primo grado (come previsto dalla Legge di Stabilità 2016 – art. 1, comma 10, legge 208/2015) valutando se in base alla nuova normativa introdotta dal 1 gennaio 2020, tale agevolazione sia riconoscibile al dichiarante anche senza la registrazione del contratto di comodato come previsto per la vecchia ICI (e non per l’IMU quale componente della IUC).
Riprendendo testualmente la previsione di cui al comma 747 art. 1 della Legge di Bilancio per il 2020 (L.160/2019) che ha istituito la c.d. “Nuova IMU” a decorrere dal 1 gennaio 2020 abrogando le previgenti disposizioni in materia di componente IMU dell’Imposta Unica Comunale (IUC) possiamo affermare che “la base imponibile e’ ridotta del 50 per cento nei seguenti casi ….. c) per le unita’ immobiliari, fatta eccezione per quelle
classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante
possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui e’ situato l’immobile concesso in comodato”.
Pertanto, anche a seguito delle precisazioni offerte dal Dipartimento delle finanze con propria risoluzione n. 1/DF del 17 febbraio 2016 emanata sull’impianto normativo della “vecchia IMU” (che sostanzialmente è ripreso dalla nuova normativa), non possiamo che affermare che tale beneficio può essere concesso, in materia di IMU, solamente nel caso in cui l’immobile venga concesso in comodato d’uso tra parenti in linea retta entro il primo grado, alle condizioni stabilite, soltanto previa stipula e registrazione di apposito contratto di comodato, escludendo, al momento, altre possibilità di riconoscere l’agevolazione di cui trattasi.
articolo tratto da risponde.leggiditalia.it